Gentile Riccardo,
La vicenda non è automaticamente una bufala. E' solo sfuggita di mano a studenti e docenti non abituati a questi stressi mediatici, e, non si può negare, a qualcuno è piaciuto costruirci su. Come sempre la verità richiede anche analisi dei fatti e richiede del tempo e capacità di ascolto (sempre troppo tempo, al giorno d'oggi).
A parte questo, da docente coinvolto nella competizione posso assicurare che poter assistere alle finali dal MIT di Boston è un po' il sogno di tutti i partecipanti, specialmente da parte delle scuole che da diversi anni hanno buoni/ottimi risultati nella competizione, benchè anche le possibilità di partecipazione in Europa siano sempre state ottime occasioni di incontro (davvero eccellenti). In tutti i casi, Boston o Alicante o Noordwijk (all'ESTEC, in Olanda) o Torino (lo scorso anno), le scuole di soldi non ne hanno e sempre ci si arrangia come si riesce (scuola, comune, provincia, qualche ente, soldi propri).
Giustamente lei mette in evidenza che il rischio è di scordare che la scuola ha molti problemi, ma certo uno è anche quello di avere qualche giusto incentivo a questi ragazzi che sono davvero bravi. E soprattutto sono tanti e sparsi in tutta Italia. Controllate pure, fate ricerche e inchieste.
Non mollate sulla scuola; statele vicino anche voi giornalisti che avete un certo potere mediatico.
Non mollate e non fate diventare subito bufale le speranze e i sogni degli studenti !
Non ci sono notizione e contronotizione (si figuri, sono anni (7) che le squadre italiane primeggiano in questa competizione -e a dire il vero qualche rumore in passato lo hanno pure fatto- ma in generale chi lo sa?).
Quest'anno siamo in 21 team italiani ad aver superato la prima selezione su 149 partecipanti (e forse sarebbe questa la vera notizia). La competizione è una gara eccellente per come si svolge e richiede atteggiamenti da ricercatori veri. Non è solo un gioco. Molti ricercatori non riusciranno in tutta la loro vita a vedere un loro esperimento sulla ISS e invece questi ragazzi ci sono riusciti, a volte per più anni!
Mi pare che anche Lei condivida questa impostazione ma è importante ascoltare bene i ragazzi e i loro docenti, senza sconti beninteso, ma con lo scopo comune di mettere tutti i ragazzi in tutte le scuole, nelle condizioni di poterlo fare. Questi di oggi sono solo (potrebbero essere) un bell'esempio di come potrerebbe essere per tutti o per i tanti ragazzi in gamba che la scuola italiana, nonostante tutto ancora riesce ad accogliere e preparare anche per sfide di questo livello. Sono il nostro valore aggiunto. Ad esserne consapevoli.
Grazie della sua attenzione. Cordiali saluti.

Renato Macchietto	Mentor ZR	Padova	15 novembre
sottoscritto anche da:
Paola Grandillo	ZiRconiuM Mentor	Roma	19 novembre
Antonio D'Arrigo	Space Hunters Mentor	Trapani	19 novembre

Luigi, Davide e Mauro,
state lontani da microfoni e telecamere e tornate a fare quello che sapete fare molto bene:
studiare e ... lavorare su Zero Robotics; vogliamo vedere anche voi in Finale!
Grazie a voi quest'anno (forse) le Istituzioni aiuteranno le scuole a valorizzare le proprie eccellenze!
  Paola Grandillo - ZiRconiuM Mentor - Roma - 19 novembre